GOOGLE GLASS, addio


Il 15 marzo 2023 Google ha interrotto la produzione e la vendita dei famosi Google Glass: si conclude così la storia commerciale di questo prodotto non proprio di successo.

COS’ERANO

I Google Glass erano occhiali in realtà aumentata o Smart Glasses (occhiali intelligenti).

A renderli speciali e differenti rispetto ogni altro paio di occhiali era principalmente la presenza di un display: un vetrino posizionato su un lato che consentiva di visualizzare applicazioni, video e contenuti multimediali.
Possedeva inoltre una fotocamera da 5MPixel per registrare video, connettività Wi-Fi e Bluetooth, un touchpad, 16GB di memoria interna e la possibilità di eseguire comandi vocali tramite la parola chiave “OK Glass” (similmente a “OK Google“).
Questo dispositivo era dunque sfruttabile come centro di riproduzione multimediale e polifunzionale, al posto del proprio smartphone e come comodo strumento di ripresa.
Così dal 2013 vennero prodotti i primi Google Glass “Explorer Edition” rivolti ai normali consumatori, in 5 colori, con una struttura resistente, flessibile ed impermeabile.


IL FLOP

Vari sono i motivi per cui questo particolare prodotto, nato più di 10 anni fa, non sia riuscito ad imporsi nella quotidianità delle persone.
– Innanzitutto, nonostante i Google Glass fossero compatibili con Android ed iOS, le app al loro interno venivano gestite da Glass OS (sistema operativo proprietario della piattaforma) che impediva all’utente di disporre del vasto catalogo di applicazioni di Android.
– Altra importante limitazione era il prezzo esorbitante al quale erano venduti (1.500$, tasse escluse) e la limitata reperibilità.
– Ulteriore difetto fu poi la diffidenza che suscitavano tra i consumatori: pensiamo alla possibilità di venire filmati o fotografati da qualcuno che indossasse gli occhiali intelligenti mentre si cammina tranquillamente in città, ledendo la propria privacy.

Questi aspetti li resero uno status symbol odioso al grande pubblico, nonostante fosse l’unico prodotto di questo tipo in commercio.

Per ovviare a questo fallimento, tra il 2017 e il 2019 Google decise di chiudere il progetto rivolto ai consumatori domestici e ri-brandizzarlo, dando un’impronta più professionale ai suoi occhiali, lanciando la “Enterprise Edition”, orientata al settore aziendale e del business, con alcune novità come Wi-Fi potenziato e fotocamera da 8MPixel.
Tuttavia, anche tra il pubblico dei professionisti i Google Glass non riscossero mai l’interesse che ci si aspettava (specialmente in ambito medico e scientifico, settori ai quali Google puntava maggiormente), complice anche la scarsa domanda generale per oggetti di questo tipo.

E’ così che un progetto iniziato nel 2013 termina 10 anni più tardi, dopo questa serie di fallimenti, raggiungendo nel Cimitero di Google prodotti come: Google+ (social chiuso nel 2019); Google Chromcast audio (una sorta di Alexa, chiuso nel 2019); Picasa (software di foto ritocco chiuso nel 2016) e Stadia (piattaforma online di gaming, chiusa a gennaio 2023), per citarne alcuni.


NUOVI PROGETTI

E’ pur vero che, sebbene per il colosso americano questa tecnologia si sia rivelata un fallimento, la concorrenza non sta a guardare: nel 2023 potremmo avere, sul fronte della realtà aumentata, novità da parte di Apple, mentre Meta dovrebbe produrre entro il 2025 occhiali simili che mostrino i contenuti in arrivo dalle piattaforme social del gruppo e dal metaverso.
Snapchat ha poi già prodotto i suoi Spectacles: occhiali intelligenti economici (costano solo 129$), più colorati e divertenti, che sebbene siano meno avanzati (non possedendo sviluppo di app), risolvono il problema della privacy mostrando all’utente quando viene ripreso, grazie all’accensione di spie luminose.


In ogni caso sembra che per Google la tecnologia della realtà aumentata indossabile non sia stata definitivamente abbandonata: nel 2022, il colosso ha dichiarato di continuare a lavorare su tecnologie di ‘augmented reality’ (per es, ha parlato di un paio di occhiali che possano tradurre, in tempo reale, un discorso da una lingua all’altra).

Rimaniamo allora in attesa di scoprire quali novità usciranno in commercio nei prossimi anni in questo ambito!