PARENTAL CONTROL: OBBLIGATORIO SULLE SIM DEI MINORENNI
Il Web è una straordinaria opportunità ma è anche fonte di pericoli, specialmente per chi è più vulnerabile e ingenuo. Negli ultimi anni, infatti, è cresciuta sempre più la preoccupazione per il rapporto tra il digitale e i giovani.
Per questo motivo l’AGCOM è intervenuta, approvando a gennaio le linee guida* per proteggere i minorenni sul web e che sono entrate in vigore il 21 Novembre.
Da adesso i gestori di telefonia e internet sono obbligati a mettere gratuitamente a disposizione dei clienti dei sistemi di controllo per filtrare i contenuti non adatti ai minori.
Sono 8 le categorie di contenuti che i genitori devono poter bloccare attraverso filtri gratuiti che gli operatori telefonici devono predisporre.
1) Contenuti per adulti
2) Gioco d’azzardo o scommesse
3) Armi (siti che divulgano informazioni o ne promuovono la vendita)
4) Violenza
5) Odio, intolleranza, discriminazioni
6) Pratiche dannose per la salute (es: uso di stupefacenti, alcol, tabacco etc)
7) Anonimato (siti che forniscono strumenti per rendere l’attività online non rintracciabile)
8) Sette
L’elenco ufficiale dei siti bloccati non è però ancora stato pubblicato.
COSA CAMBIA
Da adesso i sistemi di controllo parentale saranno attivati di default (e gratis) al momento dell’acquisto di SIM intestate a minorenni, e verrà attivata automaticamente sulle SIM già in uso.
Se invece la SIM è intestata a un genitore ma viene usata da un minorenne, si potrà attivare la limitazione di accesso a siti ritenuti inappropriati tramite l’area riservata del cliente sull’app/sito del gestore.
Ad ogni modo il sistema è flessibile: l’internet provider (ISP) deve obbligatoriamente bloccare a monte i contenuti che un utente minorenne non può visualizzare, ma è sempre fatta salva la possibilità per l’adulto di scegliere se disattivare il blocco, del tutto o in parte (es: solo per alcune categorie o impostare limiti di tempo di utilizzo di app), modificandone la configurazione, come dicevamo, tramite app o sito.
Ma l’accesso al web non avviene solo tramite smartphone: il blocco sulle connessioni di cui usufruiscono i minorenni riguarda anche tablet e computer. Il blocco è disponibile anche per le utenze internet domestiche tramite rete fissa, ma va attivato manualmente.
Gli ISP devono pubblicare guide chiare e offrire assistenza gratuita per l’attivazione, disattivazione e configurazione del parental control, attraverso call center.
I LIMITI
I Social Network, su cui possono girare contenuti come odio e discriminazione, non sono inclusi tra le categorie vietate dalla delibera AGCOM, perché gli obblighi che hanno i gestori di queste piattaforme derivano da altre normative, così come non lo sono i siti di News che possono certamente riportare notizie con informazioni su guerre e violenze. Al momento non è chiaro se siano previste sanzioni per gli operatori ISP che non ottemperano all’attivazione del blocco, ma dovranno in ogni caso versare un risarcimento in caso in cui un minore subisse un danno.
*La delibera AGCOM 9/23/CONS del 25 gennaio è denominata “Sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”, finalizzata ad aiutare le famiglie, come soluzione gratuita e accessibile.