AI ACT APPROVATO: la prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale è Europea

Il 13 marzo 2024 l’AI Act ha completato i passaggi dell’iter legislativo europeo ed è stato approvato con 523 voti favorevoli (e 95 tra contrari e astenuti). Ne avevamo già parlato qui, quando ne era stato approvato il testo, che a breve verrà tradotto in 24 lingue.
La giornata è storica: gli stati Membri dell’Unione sono i primi al mondo a essersi dotati di una legge in materia di IA.

Si tratta di una legge piuttosto complessa contenente le linee guida che gli sviluppatori di sistemi di intelligenza artificiale dovranno necessariamente seguire per vendere i propri strumenti in Europa (o il cui uso riguardi persone situate nell’Unione).

L’obiettivo del Regolamento è quello di proteggere la sicurezza, i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi di IA ad alto rischio, promuovendo però al contempo l’innovazione.
Sostanzialmente farà sì che l’essere umano sia al centro dello sviluppo delle IA e mantenga il pieno controllo della tecnologia, rendendo inoltre l’Europa una leader in materia.

Il testo prevede 4 categorie di rischi che le IA potrebbero far sorgere sui diritti dei cittadini e detta obblighi e divieti per proteggerli, come abbiamo visto nel nostro precedente articolo.
Tra le applicazioni di IA che sono state vietate, in quanto minacciano i diritti fondamentali dell’uomo, troviamo i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili, l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet o dalle registrazioni di telecamere per creare banche dati di riconoscimento facciale. Saranno fuori legge i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, o le pratiche di polizia predittiva.

La nuova legge si applicherà a soggetti pubblici e privati, e dà anche agli utilizzatori o acquirenti l’onere di assicurarsi che il prodotto comprato sia conforme alle norme europee.



SETAPP: il primo app store alternativo per iOS

Con l’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA) – il regolamento UE che impone ad Apple di consentire all’interno dell’Unione Europea la creazione di store alternativi al suo App Store – gli sviluppatori potranno pubblicare i propri store di terze parti anche su iOS.

Si tratta di una svolta per l’industria del software.
Il primo nuovo ecosistema di app per iOS sarà Setapp dell’azienda MacPaw di Kiev, disponibile da Aprile 2024.

Questa novità ha entusiasmato gli utenti che potranno disporre di una più ampia selezione di app di qualità e avranno una gran possibilità di scelta vista la maggior offerta di applicazioni.
Gli sviluppatori di app in vendita su Setapp, dal canto loro, raggiungeranno un pubblico più vasto e diversificato e prenderanno una percentuale sui download delle proprie applicazioni.


Pagando un abbonamento mensile (il cui prezzo però non è ancora noto) avranno accesso illimitato ad un catalogo di app suddivise per categorie come strumenti di produttività e business, software di progettazione, utility, strumenti professionali o software creativi e di design.

Ad ogni modo MacPaw ha dovuto rispettare precise regole imposte da Apple per lanciare la sua nuova piattaforma che garantisce applicazioni premium, prive di pubblicità e con aggiornamenti sempre gratuiti.

Setapp non è una assoluta novità: esiste già, infatti, per Mac, sempre ad abbonamento mensile, con 240 app, ma ora approderà anche su dispositivi iOS, non appena avverrà il rilascio di iOS 17.4, la prima versione del sistema operativo di Apple con supporto ai marketplace alternativi.