VEO3: Google crea video più veri del vero
Lo sbalorditivo realismo di VEO 3
Sono diventati virali alcuni video creati da Veo3, la nuova intelligenza artificiale lanciata da Google pochi giorni fa. Stanno spopolando su internet e sui social, sbalordendo il pubblico, per via del loro estremo realismo.
Sembrano infatti provenire da film, telegiornali o da interviste vere e proprie.
Questo nuovo modello di intelligenza artificiale generativa permette di creare filmati estremamente realistici e incredibilmente nitidi, partendo da un semplice prompt scritto. Funziona dunque come un qualunque chatbot: per l’utente è sufficiente scrivere la descrizione di ciò che vuole creare per ottenere in pochi minuti (al massimo due) una clip di 8 secondi.
Già solo per la qualità del filmato, Veo 3 si dimostra superiore ad ogni altro servizio simile esistente fino ad ora (come Sora di Open AI).
Ma non è tutto: Veo 3 permette di aggiungere anche colonne sonore, rumori e dialoghi.
Il tutto avrà però un costo di abbonamento piuttosto alto, e per il momento non è disponibile in Europa.
Accanto a questo strabiliante strumento, Google ha presentato anche Flow, un editor con cui modificare e tagliare questo tipo di contenuti, che potrà anche estendere una clip generata in precedenza, magari dandole un finale alternativo.
Stupore e preoccupazione
Le reazioni sul potenziale dimostrato da Veo 3 sono state diverse. Sicuramente entusiasmo ma anche preoccupazione.
E’ inquietante pensare come anche l’occhio più allenato riesca a stento riconoscere che le persone e i luoghi rappresentati nei video non esistano davvero.
Un po’ di allarme c’è anche nel settore del cinema e della televisione, per via del timore che sempre più film, serie televisive o prodotti di animazione vengano fatti in questo modo.
Ciò ridurrebbe molto le spese di produzione ma avrebbe anche conseguenze economiche per i lavoratori (ricordiamo che già nel 2023 gli sceneggiatori di Hollywood entrarono in sciopero anche per difendersi dalle AI).
Un altro motivo di allarme è che questo strumento possa essere utilizzato per generare disinformazione.
Sarà quindi necessario sviluppare sistemi per etichettare le creazioni AI, per esempio con filigrane apposite.
Insomma, si può proprio dire che la creatività umana ora non abbia più limiti e questo è entusiasmante.
L’importante, come per tutte le cose, è che questi strumenti vengano utilizzati in modo consono.