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IN USCITA I NUOVI iPHONE 15

Il 12 settembre a Cupertino Tim Cook, CEO di Apple, ha presentato la nuova gamma di prodotti dell’azienda.
Debuttano così i nuovi iPhone 15 ed i nuovi Apple Watch, che saranno disponibili dal 22 settembre.
4 sono i modelli della nuova linea di smartphone: base, Plus, Pro e Pro Max, dotati del nuovo sistema operativo iOs 17* e con processore A16 (e A17 per i due modelli di fascia alta, il più potente mai realizzato da Apple).



IL DESIGN

Il design rimane quello tipico, molto simile all’iPhone 14, ma la cornice intorno allo schermo sarà la più sottile di sempre: in alluminio per il 15 e 15 Plus e in titanio per il Pro e Pro max, che li rende i modelli più leggeri mai costruiti.
I colori: per iPhone 15 Pro e Pro max sono titanio bianco/nero/blu/naturale, mentre quelli per iPhone 15 e 15 Plus sono nero, blu, verde, giallo e rosa.
Il display OLED Super Retina da 6.1 pollici o 6.7 potrà dare il doppio di luminosità del precedente modello.

Le 3 fotocamere sono state potenziate: la terza arriva a 48 megapixel.
L’iPhone 15 Pro Max avrà zoom ottico fino a 5X e fotocamera spaziale (usando due telecamere contemporaneamente si possono registrare video in 3D, pensati per il visore che arriverà nei prossimi mesi e di cui abbiamo parlato qui: https://www.crpsoftware.it/visore-apple-vision-pro/).
Tra le novità c’è il “Tasto Azione” che soppianta il tasto in alto a sinistra, usato per mettere muto il telefono. Ora l’Action Button avrà più funzioni: silenziare, aprire la fotocamera, accendere la torcia, registrare vocali, collegarsi a Siri e altro.



L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

I nuovi iPhone integrano funzioni di IA utili ma discrete.
Tra le cose che potrà fare l’algoritmo c’è la nuova funzione di isolamento vocale: il telefono imparerà a riconoscere la voce umana per attenuare il rumore di fondo durante le telefonate.
Il software di miglioramento delle immagini potrà cancellare dalle foto le persone o rilevare in automatico volti umani e di animali per creare scatti migliori.
Ci sarà poi la trascrizione automatica dei messaggi della segreteria, suggerimenti testuali perfezionati nella tastiera, e tanto altro. Tools poco spettacolari, sì, ma che semplificheranno le attività quotidiane.



IL CAVO UNIVERSALE USB-C

Una grandissima novità è l’addio, dopo 11 anni, al cavo Lightening per il caricamento della batteria.
Si tratta di una scelta obbligata in verità: anche Apple deve adeguarsi alla normativa europea per il caricabatterie unico che impone una porta universale Usb-C nei devices antro la fine del 2024.
La logica è quella di evitare sprechi ed evitare che i consumatori debbano dotarsi di cavi appositi per ogni dispositivo.



IL PREZZO

E’ una sorpresa! Mentre in tutto il mondo i prezzi aumentano a causa dell’inflazione, Apple ha deciso stavolta di non applicare rincari, anzi, su certi modelli troviamo addirittura dei ribassi.
Ad ogni modo gli importi di questi prodotti rimangono alti** e variano in base alla capacità di memoria.
Questa scelta è dovuta al fatto che il mercato degli smartphone nel 2023 è crollato, registrando il maggiore calo degli ultimi anni. La Cina poi ha proibito gli iPhone ai dipendenti pubblici per questioni di sicurezza nazionale, cosa che ha fatto perdere ad Apple 200 miliardi di dollari. Contenendo i prezzi Apple spera di fare maggiori vendite per compensare le perdite.



Gli iPhone rimangono il prodotto più importante di casa Apple (il 50% del fatturato), ma sembra che il lancio degli iPhone 15 sia stato un po’ deludente: ormai presentare novità significative è molto difficile perché sembra non ci siano più funzioni rivoluzionarie da proporre.


*Consigliamo di scaricare iOs 17 a chi ha iPhone SE, XR, XS, 11, 12, 13 e 14 facendo prima un backup del proprio telefono.
**Questi i prezzi ufficiali ricavati dal sito Apple https://www.apple.com/it/ (e che possono subire variazioni): iPhone 15 – da 979 a 1.359 euro
iPhone 15 Plus: da 1.129 a 1.509 €
iPhone 15 Pro: da 1.239 a 1.869 €
iPhone 15 Pro Max: da 1.489 a 1.989 €



CALIFORNIA FOREVER: la città utopica sarà realtà

Finalmente è stato svelato un mistero che aleggiava da 5 anni in California: chi stesse acquistando moltissimi terreni nella contea di Solano, nella Baia di San Francisco, e perché.
La società Flannery Associates è uscita allo scoperto solo di recente rivelando i dettagli dell’operazione.
Alla sua guida troviamo Jan Sramek sostenuto da vari miliardari della Silicon Valley, tra cui la moglie di Steve Jobs e dal cofondatore di Linkedin*.

Il gruppo ha speso quasi 1 miliardo di dollari per acquistare l’intera contea: 55.000 acri (210 km quadrati) a 90 km a nord-est di San Francisco, una zona rurale che oggi ospita 450.000 persone.

Il motivo? Costruire da zero una nuova città perfetta.




UNA CITTA’ IDEALE

Il progetto virtuale pubblicato di recente dagli investitori mostra una città idilliaca, con lunghe piste ciclabili, diecimila acri di parchi, frutteti con oltre un milione di alberi e grandi laghi per fare canoa.
Si tratterà di una smart city autosufficiente e sostenibile, dove tutto funzionerà ad energia pulita grazie ai pannelli solari, con trasporti pubblici affidabili, un parco ad energia solare, decine di migliaia di case.
Tutti i servizi, negozi, centri commerciali, ristoranti e scuole – costruiti con metodi all’avanguardia e dal design ricercato – saranno raggiungibili a piedi, rendendo la metropoli dinamica e vivibile per i futuri residenti.
Verrebbero poi offerti alla comunità una miglior assistenza medica, nuovi posti di lavoro ben retribuiti e alloggi a prezzi accessibili – il che eviterebbe l’emigrazione dei giovani e contribuirebbe ad aumentare la ricchezza della contea. Non è esclusa la sperimentazione di nuove forme di governo urbano.
L’obiettivo insomma è quello di creare una comunità sofisticata e con la miglior qualità di vita, progettata per essere un paradiso della tecnologia e dell’innovazione, collocata in un ambiente sano ed ideale.



PREOCCUPAZIONI E PERPLESSITA’

Sebbene questo ambizioso progetto sembri un sogno ad occhi aperti, le autorità locali ed i cittadini di Solano lo guardano invece con sospetto. I residenti hanno passato anni in allarme, vedendo ampie aree di terreno cadere in mano a soggetti ignoti che fin’ora non avevano mai condiviso le proprie mire con le persone del posto.
Il sindaco della contea continua a ricevere centinaia di messaggi contrari al piano del gruppo dei miliardari dell’industria hi-tech, accusati dagli agricoltori di aver rubato terreni fertili per edificarvi sopra.
In effetti il problema che si pone è reale: i terreni acquistati sono agricoli e non ad uso residenziale e cambiarne la destinazione d’uso per ottenere i permessi di costruzione non sarà facile: sembra infatti che l’unica via sarà indire un referendum con cui gli scettici e preoccupati elettori di Solano approvino l’iniziativa.
Occorrerà convincerli che il progetto non creerà una città solo per ricchi, per l’élite (cosa che la renderebbe non una città utopica, ma una comunità protetta) e che arriveranno investimenti e nuove infrastrutture.

Sramek ed il suo team ha iniziato a incontrare i politici che rappresentano l’area, desiderosi di collaborare con la comunità. Il mese scorso è stato consegnato ai residenti un sondaggio per valutare il loro sostegno, chiedere suggerimenti (anche sul nome della nuova città) e per elaborare una visione condivisa per il futuro della contea. La Crème della Silicon Valley ha anche spiegato che l’iniziale segretezza dell’operazione è stata una cautela per evitare speculazioni fondiarie, almeno finchè non fosse stato acquisito un numero sufficiente di terreni.
L’acquisto dei lotti è stato accuratamente pianificato ed è durato anni (dal 2018); molti di essi erano abbandonati ed incolti ma, pur di convincere i proprietari alla vendita, vennero fatte offerte molto superiori al valore di mercato (anche di 4 o 5 volte). In pochi anni con i suoi 55.000 acri (il doppio della superficie di S. Francisco), la Flannery è diventata il più grande proprietario terreno della contea di Solano.


ESPERIENZE SIMILI

L’idea di una comunità utopica non è una novità per gli USA: piace molto pensare ad un luogo sicuro e chiuso, composto da persone simili e tendente alla perfezione.

Nel 2018 Facebook ha fondato il Willow Village, in California: 50 acri di residenze, uffici, negozi di alimentari e una farmacia. Anche Google sembra voler costruire 10mila case sul suo terreno di Mountain View, per i suoi impiegati.  Però più che città Ideali questi sembrano quartieri per dipendenti.

Peter Thiel, cofondatore di Pay Pal, aveva pensato al Seaside Institute, una città costruita su piattaforme galleggianti in mare aperto, senza tasse e senza leggi americane.
Nel 1996 in Florida la Disney costruì Celebration, estesa su 27mila acri e con circa 11mila persone, perché fosse una città magica immersa nell’armonia.

Eppure tutti questi progetti sono naufragati.


IL SOGNO DIVENTA REALTA’

Di recente Sramek ha lanciato il sito web dedicato a California Forever: https://californiaforever.com/, un ulteriore passo nel procedere del suo progetto.
La sua è sicuramente una iniziativa molto audace, ambiziosa e rivoluzionaria, ma è anche vero che le città ideali sono un’utopia che da secoli si ripropone senza riuscire a concretizzarsi mai, perché, oltre alla città, anche gli uomini dovrebbero essere ideali. E purtroppo non è mai così.


*Gli altri investitori sono Marc Andreessen e Chris Dixon (della società di venture capital Andreessen Horowitz), Patrick e John Collison (cofondatori della società di pagamenti Stripe) e gli imprenditori Nat Friedman e Daniel Gross.
Il 97% dei finanziamenti proviene da investitori statunitensi e il resto da Regno Unito e Irlanda.