IT Wallet, il 23 ottobre arriva il portafoglio digitale

Lo avevamo anticipato a gennaio (qui), ma ora ci siamo: durante il G7 su innovazione e digitale è stato annunciato che la sperimentazione* di IT Wallet è terminata: dal 23 ottobre il portafoglio digitale sarà disponibile nell’App Io** per 50mila cittadini. Dal 20 novembre le utenze attive saranno 1 milione, mentre dal 4 dicembre tutti gli Italiani avranno accesso a questo servizio.



COS’E’ IT WALLET

Si tratta di un “portafoglio” digitale che consentirà di tenere a portata di smartphone (sull’app Io) la versione digitalizzata dei nostri documenti.
Si potranno caricare documenti personali (inizialmente patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. In futuro anche la carta d’identità elettronica, passaporto, e tessera elettorale), che avranno fin da subito valore legale anche in contesti fisici, come in farmacia o nei controlli stradali delle autorità.
In futuro saranno caricabili anche documenti professionali (appartenenza ad albi, badge di accesso a sedi della P.A., permessi e licenze), certificati anagrafici (residenza, nascita, cittadinanza, matrimonio, etc), ma anche documenti scolastici, abbonamenti e biglietti per trasporti o musei.
Quando tutto sarà a regime IT Wallet potrebbe integrarsi anche con attestati ISEE, fascicoli sanitari elettronici, firme digitali e tanto altro.

Dal 2025, si potranno effettuare pagamenti verso P.A. (multe, tributi) con il sistema pagoPA, e privati, integrando nel “portafoglio” sistemi di pagamento come Bancomat, Postepay, Satispay etc.
Si potranno acquistare farmaci con ricetta medica, attivare nuove SIM, noleggiare auto e accedere ai servizi pubblici, senza dover presentare documenti fisici.
Avremo poi anche piattaforme dedicate ai professionisti, che potranno digitalizzare perizie, titoli, attestati tecnici, e partecipare a bandi pubblici ecc.



IL PORTAFOGLIO EUROPEO

Un sistema come l’IT Wallet verrà implementato non solo nel nostro Paese, ma in tutta l’UE.
La commissione Europea intende creare l’EUDI (European Digital Identity Wallet) un’identità digitale e portafoglio di documenti che dovrà essere disponibile in tutti Paesi dell’Unione entro il 2026.
Gli stati membri dell’Ue saranno obbligati ad accettare le identità digitali degli altri Paesi e le varie app nazionali potranno dialogare.
Sarà così possibile, in ogni Stato europeo, accedere ai servizi pubblici, aprire conti bancari, iscriversi all’Università o cercare lavoro etc, senza confini geografici.
Di recente anche la Gemania ha iniziato a lavorare su suo e-wallet.
L’Italia è in anticipo sulla scadenza fissata dall’Europa. Il Governo ha utilizzato per questo progetto poco più di 300 milioni di euro, anche grazie ai fondi PNRR destinati alla digitalizzazione.

Anche aziende private (qualificate e certificate) potranno proporre soluzioni di portafogli digitali. In questo modo i cittadini avranno libertà di scelta e si promuoverà l’innovazione.



Sarà necessario divulgare ed informare i cittadini sulle potenzialità di IT Wallet (e sulle modalità di accesso) perché questo strumento, completo e utile, ci porta verso una società sempre più connessa e interattiva.




* Test eseguiti a luglio.
** L’applicazione dei servizi pubblici per il cittadino, già ampiamente usata durante la pandemia di COVID-19 per il download dei Green Pass.

Le ultime novità di Google e Chat GPT

GENERATORE DI IMMAGINI – GOOGLE GEMINI

Google ha di recente introdotto diverse interessanti novità.

Da qualche giorno ha reso disponibile per tutti, gratuitamente, la funzione per generare le immagini con Google Gemini.
Chiunque nel mondo abbia un account Google può già utilizzare questa feature, anche dall’Italia.
Basterà andare all’indirizzo https://gemini.google.com/app e chiedere in italiano al chatbot – che utilizza il modello “Imagen 3” – di generare un’immagine. Questa apparirà in pochi secondi e con una risoluzione decisamente migliore di quelle generate da altri modelli come Dall-E, ChatGPT o Microsoft Copilot. Non c’è limite di utilizzo, anche se per il momento non è possibile creare immagini di persone, se non viste da lontano o di spalle. Questa restrizione è dovuta al fatto che mesi fa Gemini restituiva risultati “con allucinazioni”, paradossali, a causa degli ideali di inclusione di donne e minoranze etniche (per esempio, Gemini disegnava il papa come donna nativoamericana senza che fosse stato chiesto nel prompt).
La restrizione dunque nasce per evitare questi inconvenienti finché il modello non sarà migliorato.


RICONOSCIMENTO DI IMMAGINI GENERATE DALL’IA – GOOGLE PHOTO

Parallelamente alla possibilità di generare immagini, a breve sarà possibile riconoscere le immagini generate o manipolate dall’intelligenza artificiale grazie a Google Photo.

Si tratta di una grande sfida, visto quanto sono realistiche le immagini che oggi le IA riescono a creare.
Sembra che si potrà identificare quale specifico modello IA è stato utilizzato per generare l’immagine o capire se una foto è stata solo corretta o migliorata dall’IA.
Resta da vedere quanto questa funzione sarà efficace, considerando la rapida evoluzione delle tecnologie di generazione di immagini.



IL MOTORE DI RICERCA DI CHAT GPT

Ma non è solo Google ad avere delle novità: Chat GPT, anzi, si prepara a sfidare Google, con il suo motore di ricerca.
Probabilmente sarà all’indirizzo search.chatgpt.com che si potranno fare ricerche online, potenziate e aiutate dall’IA.
Ad ogni modo si prevede che le IA non affosseranno Google: la stragrande maggioranza di quello che le persone cercano su Google è il nome del sito a cui vogliono accedere (es: Amazon, Gmail, Facebook, etc). Per questo tipo di ricerche “di navigazione” la velocità e l’efficienza di Google sono inarrivabili per qualsiasi IA.
Lo stesso vale per le ricerche “informative” (es: il meteo di domani, com’è finita la partita, che ore sono, quanti anni ha un attore).
E’ solo nelle ricerche “esplorative” che le IA sono forti (es: cosa vedere a Milano, come attaccare un bottone, quali sono i migliori romanzi gialli), ma sono una piccola percentuale di quel che la gente chiede davvero.