Internet Day: il 29 ottobre 1969

Iniziò così, con un “LO” spedito da un computer grande come una stanza collegato con quattro università americane. La storia di ARPANET vedrà poi l’invio del messaggio completo con successo un’ora dopo. L’Advanced Research Projects Agency Network (ARPANET), il precursore di Internet, era un progetto universitario finanziato dal Dipartimento della Difesa statunitense a scopo militare.

Anche se oggi Internet continua a essere considerata una nuova tecnologia, in realtà molta della tecnologia su cui si regge è tutt’altro che recente.

Ad esempio, il protocollo TCP/IP, su cui ancora oggi si basa tutto il traffico Internet, risale agli anni ’70. La Posta Elettronica risale addirittura agli anni ’60, mentre i primi messaggi fra computer diversi sono del 1971. Il primo banner pubblicitario risale al 1994.

Internet, di fatto ha visto la sua massima evoluzione a scopi civili: una rete di telecomunicazioni ad accesso pubblico che connette dispositivi in tutto il mondo, nata nei primi anni ‘80 quando le tecnologie che costituiscono la sua base hanno cominciato a diffondersi in tutto il globo.

Nel corso degli anni Novanta, la sua popolarità è divenuta massiva in seguito al lancio del World Wide Web (W.W.W.), uno dei principali servizi di Internet, che permette di navigare e usufruire di contenuti collegati attraverso i link e di servizi accessibili agli utenti della rete.

Il primo sito Internet come lo conosciamo è stato pubblicato nel 1991, da Tim Berners-Lee, presso il CERN di Ginevra. Lo scienziato britannico, concepì inizialmente il World Wide Web (WWW) come un sistema per gestire la grande mole di informazioni legata agli esperimenti del CERN tra le migliaia di scienziati che vi lavoravano. Voleva ricreare una sorta di ragnatela che permettesse di navigare tra vari contenuti pubblicamente disponibili sfruttando i link (collegamenti), nonché sistemi che analizzano dati e restituiscono indici dei contenuti disponibili, i motori di ricerca. Il sito era stato eliminato da Internet dopo alcuni anni, ma grazie a un lavoro “di recupero” è stato nuovamente pubblicato ed è visibile a questo indirizzo.

Non meno importante, tra le protagoniste di Internet spicca anche la matematica statunitense Radia Perlman (1951), considerata una delle maggiori esperte mondiali nell’ambito del software design e dell’ingegneria informatica. A lei viene attribuito uno dei protocolli che hanno reso possibile la realizzazione della rete e le è valso il soprannome di “mamma di Internet”, una definizione che non le è mai piaciuta.