ANCHE LINKEDIN INSERISCE LE SPUNTE BLU

Anche Linkedin, come ormai stanno facendo quasi tutti i social, ha inserito la possibilità di ottenere la spunta blu sul proprio profilo, ovvero il badge di verifica della propria identità. Dal 13 dicembre questa possibilità è disponibile anche in Italia.

La scelta è motivata da ragioni di trasparenza: l’autenticità online non è mai stata così importante.
Aumentano costantemente i casi di presentazioni fraudolente con persone che fingono di essere qualcun altro e alle aziende occorre essere certe di star interagendo effettivamente con un certo professionista.

Per Marcello Albergoni, Country Manager LinkedIn Italia “Linkedin ha l’obiettivo di offrire agli iscritti e clienti un ambiente professionale sicuro e affidabile in cui costruire la propria carriera e far crescere la propria attività. Questo ulteriore livello di verifica dell’identità aiuta i nostri utenti a prendere decisioni più informate sulla veridicità delle persone o aziende con cui si interagisce”.

La spunta blu verrà associata al proprio datore di lavoro e attesterà il fatto che l’iscritto sia davvero dipendente di quell’azienda. Linkedin inoltre non farà pagare alcunchè per avere il badge, cosa che invece è richiesta da altri social network, come X e Meta.

Il partner scelto per verifica dell’identità è Persona, società di San Francisco.
La procedura richiede giusto qualche minuto di tempo e occorre tenere a portata di mano un passaporto elettronico italiano con tecnologia NFC (chip) in corso di validità. 

Verrà richiesta una foto del passaporto e un proprio selfie; il nome riportato sul passaporto deve corrispondere a quello indicato sul profilo LinkedIn (che comunque non riceve dati biometrici, foto, numeri o date di scadenza o di emissione del documento).

Rimane comunque possibile in qualunque momento rimuovere la verifica dell’identità.

Al momento Linkedin conta 1 miliardo di iscritti e ritiene che entro il 2025 ci saranno almeno 100 milioni di membri verificati.